Karin Martin

Mamma, che lingua!
Multilinguismo: istruzioni per l'uso

Editate Agenzia Editoriale, 2023

Multilinguismo: istruzioni per l'uso

Nel libro Mamma, che lingua! Karin Martin esplora il tema sempre più attuale dell’educazione bilingue in ambito familiare. Grazie alla sua esperienza di consulente per famiglie internazionali e d'insegnante di lingue straniere, l'autrice offre una panoramica aggiornata e accessibile sul bilinguismo infantile. Il libro è strutturato in quattro capitoli principali: “Cosa si intende per multilinguismo?”, “Come i bambini imparano (a parlare) le lingue”, “Domande, risposte e obiezioni” e “Da dove si comincia?”. Ogni capitolo è scritto in modo chiaro e presenta delle finestre che evidenziano i punti più importanti, facilitando la lettura del testo. Le spiegazioni sono sempre affiancate da esempi concreti tratti da esperienze di vita reale.

Karin Martin si concentra dapprima sulla valorizzazione delle competenze in più lingue nei bambini, analizzando diversi contesti: quello delle famiglie in cui i genitori parlano lingue differenti, quello in cui la lingua familiare non coincide con la lingua del paese di residenza, quello in cui entrambi i genitori parlano la stessa lingua del paese dove vivono, ma decidono di dare una seconda lingua ai figli.

Nel secondo capitolo l'autrice approfondisce il tema dell’acquisizione linguistica bilingue, che chiarisce anche introducendo delle analogie evocative. Particolarmente efficace è quella delle onde generate dal lancio di due pietre in uno stagno, che mostra come lingue diverse interagiscono nella mente del bambino. La presentazione di solide teorie scientifiche è sempre affiancata da indicazioni operative. Ogni paragrafo, sia che riguardi le testimonianze di bambini plurilingui, o i fattori determinanti per il successo dell’acquisizione linguistica, o il rapporto tra bilinguismo e cervello, o le fasi di sviluppo del linguaggio, è presentato con grande chiarezza.

L’importanza di una corretta informazione per gli educatori e i genitori è uno dei pilastri del testo. A tal proposito, il terzo capitolo smonta pregiudizi e falsi miti ancora diffusi sul bilinguismo e risponde a domande frequenti come: “Avere due lingue può confondere il bambino?”, “È preferibile che impari prima una lingua e poi l’altra?”, “Quanto tempo impiega un bambino a parlare la lingua del nuovo paese di residenza?”, “Un bambino con disturbi del linguaggio può crescere bilingue?”, “Dovrei insegnare subito l’inglese a mio figlio perché lo impari bene?”, “Perché il mio bambino non parla ancora?”, “Il metodo ‘una persona, una lingua’ è sempre il più efficace nelle famiglie con genitori di lingue diverse?”, “Posso insegnare a mio figlio una lingua che non è la mia lingua madre?” e “Perché mio figlio si rifiuta di parlare la mia lingua?”.

L’ultimo capitolo, Da dove si comincia?, illustra alcune strategie operative da adottare in famiglia. Sono presentate testimonianze riferite a situazioni familiari diverse, come quelle di genitori di diverse nazionalità, o di famiglie in mobilità, o di genitori che vogliono assicurare un'educazione bilingue in un contesto monolingue. Tutte evidenziano l’importanza dell’intensità e della qualità dell’esposizione linguistica. Karin Martin propone una guida passo-passo, che inizia col promuovere un atteggiamento mentale positivo verso il bilinguismo, stimolando i genitori a riflettere sui loro pregiudizi e sulle loro aspettative, e li invita quindi a definire la situazione e i bisogni del loro bambino, per costruire un percorso personalizzato che ne faciliti l'apprendimento linguistico. Fondamentale si rivela la “politica linguistica familiare”, che determina la scelta delle lingue da utilizzare, la distribuzione delle opportunità di esposizione linguistica tra i membri della famiglia e la considerazione dei bisogni linguistici individuali dei figli. Infine, l’autrice fornisce alcuni consigli utili per intensificare le interazioni linguistiche quotidiane, iniziando dalla valorizzazione degli errori come opportunità di apprendimento, per arrivare a interazioni mirate, che stimolano i bambini a utilizzare le lingue in contesti spontanei e sereni.

Il volume è arricchito da una serie di appendici che forniscono strumenti pratici rivolti ai genitori.

In conclusione, questo lavoro porta un nuovo contributo alla comprensione delle dinamiche del bilinguismo infantile, particolarmente utile per i lettori italiani, poiché la maggior parte degli scritti su questo tema è in inglese. L'autrice sfida i lettori a considerare la complessità del bilinguismo senza ridurla a clichés semplicistici, sfata miti ancora diffusi, e suggerisce molti strumenti pratici per affrontare le sfide quotidiane che crescere bambini in contesti multilingui comporta. In più, Karin Martin riesce a trasmettere in ogni pagina la sua passione e la sua fiducia nel fatto che il bi-multilinguismo rappresenti un’opportunità concreta per un mondo più pacifico, equo e inclusivo.

Patrizia Cordin e Paula Rebecca Schreiber
Bilingualism Matters Trento – Verona